Il frutto di un’idea. Figlia di una cultura del lavoro in vigna con un occhio di riguardo per l’ambiente che la circonda. Così otteniamo uve ricche di gusto e aromi, capaci di raccontare questa terra unica.
IERI OGGI & DOMANI
Tutto ha avuto inizio da una scommessa. Oggi continuiamo la ricerca dell’eccellenza, di nuovi prodotti capaci di raccontare l’azienda e di nuovi mercati. Perché su ogni tavola ci sia un nostro vino
IERI
Una terra abbandonata su cui nessuno mai avrebbe scommesso, gli anni Cinquanta e Severino Lorenzon. Su cinque ettari di terra, il fiume Isonzo come fedele alleato e la f lora che cresceva rigogliosa tutt’attorno, ha inizio la storia de “I Feudi di Romans”.
OGGI
Più di cinquecentomila bottiglie esportate in ventiquattro paesi. Se la distribuzione dei vini è importante, lo è ancora di più adottare un metodo di viticoltura ragionata: rispetto dell’ambiente e riduzione degli sprechi.
DOMANI
Il nostro futuro è fatto di ricerca e nuovi prodotti in grado di raccontare cosa ci caratterizza: il legame con la terra, la famiglia e l’attenzione per la sostenibilità. Per continuare a crescere e portare su ogni tavola i nostri vini.
LA NOSTRA CANTINA
La tecnologia è legata alla crescita, alla tipicità del vino, al basso impatto ambientale. Qui, tra legno e acciaio, diamo complessità alla materia prima: l’uva.
LEGNO
La piccola cantina messa in piedi da Severino, con l’aiuto della moglie Maria all’inizio, e successivamente dal figlio Enzo e dalla nuora Silvana, ha continuato a crescere anno dopo anno. Ma l’uso del legno delle barrique, botti grandi e tonneaux ancora oggi è limitato: dà più complessità ai vini, senza pregiudicare la loro tipicità
ACCAIO
La tecnologia è fondamentale, è il motore della crescita. Negli anni la cantina è stata continuamente ampliata, fino a quando non si è resa necessaria la costruzione di una nuova ala studiata e progettata da Enzo Lorenzon, in ogni dettaglio, con un’attenzione particolare per le fonti di energia pulita.